Sono state 1.300 le aziende che hanno visitato i
Fabric Days di Monaco di Baviera: un format lanciato dagli organizzatori di
Munich Fabric Start, dopo aver deciso per ragioni di sicurezza di sospendere la manifestazione e lanciare un evento dalle dimensioni più contenute, ma pur sempre con oltre 700 collezioni tessili FW 21/22 in mostra e 300 espositori internazionali.
Sono intervenuti, tra gli altri, i portavoce di realtà come
Aigner,
Adidas,
Bogner,
Hugo Boss,
Marc O' Polo,
Puma,
s.Oliver,
Vetements e
Wolford.
In totale si parla di circa 3.600 addetti ai lavori nazionali e internazionali da 30 Paesi, che hanno transitato nelle sei aree dei Fabric Days all'interno del centro espositivo Moc:
Fabrics, Additionals, Denim&Sportswear, Innovations, Design Studios e
Sourcing.
Soddisfatto il managing director della kermesse,
Sebastian Klinder: «Quello che provo è orgoglio - afferma - in un momento in cui tante manifestazioni sono state cancellate. In fiera ci sono state coesione e disciplina. I Fabric Days sono stati un'importante fonte di ispirazione».
«Non ci aspettavamo questa affluenza - aggiunte
Frank Junker, creative director di Munich Fabric Start -. Molti espositori e visitatori ci hanno personalmente ringraziato di aver reso possibile un appuntamento fisico in sicurezza».
Come a Munich Fabric Start, non sono mancati seminari e approfondimenti, con un focus sulla sostenibilità nell'area
ReSource, affiancata da
Sustainable Innovations: qui il curatore
Simon Angel ha presentato i progetti futuribili di
Youyang Song (
From Trash To Treasure),
Iris Bekkers (
Living Materials),
Pauline van Dongen (
Solar Self) e
Studio Mend (
Perfect Imperfection).
Nei prossimi mesi Monaco di Baviera accoglierà
View Premium Selection (8-9 dicembre) e il ritorno di Munich Fabric Start, il 26-28 gennaio.
a.b.