L’accelerazione guadagnata dall’e-commerce durante la pandemia non è destinata a mitigarsi. Nonostante la ripresa dello shopping fisico, il canale online giocherà un ruolo sempre più di primo piano nella moda, con strategie di vendita che mirano a una visione omnichannel.
Lo testimonia anche l’ultimo report stilato dalla piattaforma
Cross-Border Commerce Europe, un network europeo con sede a Bruxelles e una piattaforma (
CBCommerce.eu) che accorpano player dell'e-commerce e dell'omnichannel con l'obiettivo di aumentarne la visibilità, portare alla condivisione di know-how e statistiche, scoprire trend e specificità di ogni singolo mercato Ue.
Secondo l'analisi, il mercato Ue della moda online dovrebbe aumentare del 50% entro il 2025, per un business pari a 175 miliardi di euro, con una quota relativa alle vendite su Internet che dovrebbe passare dal 25% al 33%.
Il settore della moda è uno dei driver dello shopping online nella sua globalità in Europa, tanto che oggi rappresenta una fetta del 18%, ma con ampi margini di crescita, fino al 27%.
Nella top 20 stilata da Cross Border Commerce Europe,
Zalando (nella foto) tiene lo scettro delle vendite transfrontaliere nel Vecchio Continente, con una quota pari all’11,7% del totale.
In seconda posizione si piazza
Amazon (7,6%) e in terza il gruppo spagnolo
Inditex (6,2%).
Grandi protagonisti anche, tra gli altri,
H&M (5%),
Shein e
Asos (ambedue 3,75%), il gruppo lituano di second hand
Vinted (2,7%),
Farfetch (1,7%),
About You (1,6%),
Adidas (1,1%),
La Redoute (1,1%),
Decathlon (1%),
Pandora (0,4%) e
Vestiaire Collective (0,2%).
a.t.