Nei primi nove mesi del 2021 i maggiori player mondiali della moda hanno registrato un rimbalzo del giro d’affari del +32% e per l’intero anno la crescita a livello aggregato dovrebbe risultare del 28%, per un totale di 485 miliardi di euro, dai 379 miliardi del 2020. Lo evidenzia un report sul Sistema Moda diffuso oggi dall’
Area Studi Mediobanca, che ha esaminato i dati finanziari di 70 multinazionali (società con un giro d’affari oltre il miliardo di euro) e di 134 grandi aziende italiane del settore.
I numeri preliminari dell’intero 2021 indicano una repentina ripresa a “V”, che ha permesso alle multinazionali della moda mondiale di superare i livelli pre-crisi (+10%).
Nell’anno le vendite online hanno continuato ad accelerare ma a un ritmo più lento di quello del 2020: +25% dal +60% di un anno prima, arrivando mediamente a rappresentare un quarto dei fatturati totali.
Quanto all’Italia, le 134 grandi aziende (con un giro d’affari oltre i 100 milioni di euro) analizzate dovrebbero archiviare il 2021 con un aumento delle vendite del 22%, non sufficiente a ritornare ai livelli pre-crisi che, nelle stime degli analisti si dovrebbero raggiungere quest’anno. La moda italiana viene da un 2020 in cui ha dovuto subire gli impatti della pandemia: il giro d’affari del campione esaminato è risultato di 49,8 miliardi di euro in calo del 22,8% rispetto al 2019. In quell’anno critico il peso del settore sul Pil nazionale si è ridotto dall’1% del 2016 allo 0,9%.
Nello stesso periodo le multinazionali fashion del globo hanno accusato meglio il colpo: -13,8% la flessione dei ricavi rispetto al 2019, a 379 miliardi di euro (circa i livelli del 2017). Il 55% di questa cifra è stata realizzata dai grandi gruppi europei. L’Italia con sette big è il Paese più rappresentato ma i campioni in termini di vendite sono i francesi, titolari di una quota di fatturato aggregato del 38%.
In vetta alla lista dei colossi, in base ai ricavi del 2020, c’è
Lvmh (€44,7 mld), seguito da
Nike (€36,3 mld),
Inditex (€20,4 mld),
Adidas (€19,8 mld),
H&M (€18,6 mld),
Fast Retailing (€15,9 mld) ed
EssilorLuxottica (€14,4 mld).
La prima azienda tra gli italiani è
Prada (€2,4 mld), al 38esimo posto della classifica mondiale (in alto un look della recente sfilata maschile), seguita da
Luxottica (€2,1 mld),
Calzedonia (€1,9 mld),
Giorgio Armani (€1,6 mld) e
Moncler (€1,4 mld).
e.f.