UNA CONTROVERSIA DURATA DUE ANNI

Freddy vince la battaglia legale contro gli imitatori dei pantaloni Wr.Up

Dopo due anni di battaglia legale con Hugz Clothing, Freddy la spunta. L'impresa di Liverpool aveva infatti cercato di copiare il design dei pantaloni in jersey dall’effetto denim Wr.Up, conosciuti per le proprietà e il fit modellanti, lanciati da Carlo Freddi nel 2012.

Dopo essere stati incalzati dagli italiani, Hugz e il suo direttore creativo, Chris Kavanagh, sono stati costretti ad ammettere che l’azienda ha copiato il design del modello di proprietà della società con sede a Chiavari.

Le due parti avevano risolto la controversia l’anno scorso, ma un giudice dell’Alta Corte londinese il 19 novembre ha sentenziato che la seconda linea lanciata successivamente dal marchio di Liverpool era ugualmente in violazione del brevetto italiano.

Nella sentenza, il giudice ha evidenziato che la gamma Freddy Wr.Up è venduta in più di 40 Paesi, con un volume di vendite globale di quasi 19 milioni di sterline nel 2016. Il modello è partito da un prezzo di circa 70 sterline al paio in Gran Bretagna, mentre Hugz vende a prezzi notevolmente inferiori.

Regno Unito e Irlanda realizzano fino al 14% delle vendite globali annuali di Freddy e, dal 2015, il modello Wr.Up rappresenta oltre il 90% degli introiti locali della società.

Attualmente, nel Regno Unito la linea Freddy Wr.Up viene venduta come «i jeans modellanti più imitati al mondo, gli unici originali brevettati e creati in Italia».

Nella sua sentenza, il giudice – oltre a constatare che l’azienda di Liverpool ha infranto il precedente accordo con gli italiani, nel momento in cui ha lanciato una seconda gamma di jeans che copiavano i i Wr.Up – ha affermato che Hugz ha violato le norme sul passing off, ovvero ha tentato di confondere il pubblico inducendolo a pensare che il proprio prodotto fosse un modello di casa Freddy.

A cura della redazione
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