Tradotto in cifre, parliamo di un incremento del 23% del "passaggi" rispetto al pre-Covid per gli Champs-Elysées: un risultato degno di nota se si pensa che in media le altre arterie europee hanno registrato il 34,43% di visitatori in meno rispetto al periodo ante pandemia, anche se sono in netto recupero.
La Leidstestraat di Amsterdam si piazza al secondo posto con un aumento del 55% del traffico pedonale rispetto al 2021, seguita a ruota da via del Corso a Roma, che ha registrato il 49% di pedoni in più rispetto a un anno fa.
La Gran Via di Madrid ha conquistato un +44%, Kurfürstendamm a Berlino (che era in testa l’anno scorso, perché aveva mantenuto le presenze grazie ai clienti tedeschi) un +31%, come Oxford Street. Fanalino di coda La Rue Neuve di Bruxelles, con una crescita che si ferma al +3%.
«Dopo un anno molto difficile come il 2020 è tempo di stabilità, prima di un rimbalzo previsto per l'anno prossimo. L'eccezionale visibilità di queste grandi arterie e la loro qualità commerciale continueranno ad attrarre turisti da tutto il mondo», rassicura Christian Dubois.
Intanto, con l'avvicinarsi delle Olimpiadi di Parigi del 2024, i marchi del lusso continuano a investire sul viale per eccellenza della capitale francese. Tornano i marchi internazionali del prêt-à-porter (tra cui Zara, Lacoste e Sandro), ma anche i colossi dello sport e del lifestyle come Adidas e Nike, che con riflettori mondiali sui giochi non vogliono lasciarsi sfuggire una grande opportunità di visibilità.