Specializzata nella produzione e distribuzione di tessuti di alta gamma, l’azienda comasca Ratti ha scelto che, a partire da oggi, nello stabilimento di Guanzate non sarà più permesso fumare.
A seguito di questo nuovo provvedimento, la società fondata da Antonio Ratti permetterà a tutti i dipendenti che ne faranno richiesta di partecipare a un ciclo di incontri formativi organizzati dalla Lilt (Lega Italiana Lotta contro i Tumori), dove un medico e uno psicologo illustreranno i danni che il fumo può provocare sulla salute.
Da quando il Gruppo Marzotto ha acquistato Ratti, la sostenibilità ambientale e sociale è diventata la priorità.
«Questa nuova iniziativa – si legge in un comunicato - è l’ulteriore conferma di come la politica aziendale non si limiti alla ricerca e all’innovazione sul prodotto, ma anche sulla valorizzazione di un adeguato welfare system all’interno del gruppo».
Nel primo trimestre 2019 Ratti ha totalizzato ricavi per 31,8 milioni di euro (+28,9%), con un +44,5% dell’area lusso.