L’eleganza e lo charme in tutte le loro sfaccettature: è questo che abbiamo visto sulla passerella di Saint Laurent per la collezione autunno 2023/2024.
Il brand, specializzato nel business dei capispalla imbottiti, ha presentato durante la fashion week una capsule in collaborazione con il multimarca di Beppe Angiolini. «Investiamo sulla distribuzione wholesale per raccontare l’evoluzione del brand», spiega Andrea Pilato Barrara.
Maria Grazia Chiuri si ispira a tre donne speciali e controcorrente, forti e fragili, emblemi dello stile che ha reso grande la maison in tutto il mondo.
La giovane stilista asiatica, al suo debutto a Milano Moda Donna, omaggia l’opera "Compliments" di František Kupka, pittore di origine ceca e uno dei maggiori esponenti della pittura astratta e dell’orfismo.
Rocco Iannone esplora il significato specifico della bellezza nell’universo Ferrari riflessa in una nuova visione di stile in transizione, in divenire e in accelerazione.
Partendo dal carisma e dal corpo voluttuoso dell’attrice il brand costruisce un guardaroba dalla silhouette perfetta, celebrando la bellezza, l'eleganza, la raffinatezza e l'amore per le donne.
Secondo il direttore creativo Matthieu Blazy l'artigianalità diventa la base necessaria su cui plasmare il nuovo. Pochi giorni prima dello show la decisione del brand di riannodare le fila con i social, partendo dalla Cina.
La collezione ha sfilato negli Orti di Leonardo della Casa degli Atellani a Milano, fra lusso e trasgressione ed evocando grandi nomi del passato: dal sarto ribelle Tommy Nutter, a Miles Davis e Quincy Jones.
I codici della maison vengono valorizzati attingendo al guardaroba delle star di Hollywood, con cui il fondatore Salvatore Ferragamo aveva lavorato negli anni Cinquanta.
Vivetta Ponti illumina le passerelle milanesi con il gioco dei contrasti dove innocenza e femminilità, maschile e femminile si “Con- Fondono” in una dimensione unica e magica.
Domenico Dolce e Stefano Gabbana raccontano attraverso la collezione “Sensual” una donna molto sicura di sé, facendo una selezione dei loro pezzi preferiti tra il 1987 e il 2007.
Le proposte che hanno sfilato in via Borgonuovo portano in primo piano l’idea di una soave domesticità, che si traduce in un’immagine fluida e preziosa.
Il patrimonio genetico del brand viene interpretato in chiave contemporanea, pensando ai visionari che ne hanno costruito il successo e aprendo la strada a un nuovo capitolo.
Su una passerella pronta a prendere fuoco sfilano abiti in chiffon, costellati da stringhe in cuoio e fibbie, jeans aderentissimi e pantaloni alla zuava infilati in stivali in shearling.