un mix tra sportswear e streetwear

Gucci a Seoul: una grammatica visiva tratta da diversi codici geografici

Il legame di Gucci con la Corea del Sud è iniziato 25 anni fa, quando la maison ha aperto il suo primo negozio monomarca a Seoul nel 1998.

Da allora, la presenza della griffe nel Paese ha continuato a crescere, grazie al dialogo della grammatica visiva, tratta da diversi codici geografici e storici, e con un linguaggio stilistico sviluppato da una generazione digitale fatta da comunità collegate.

La collezione Gucci Cruise 2024, che ha sfilato nel cortile delle cerimonie del Palazzo Gyeongbokgung risalente al XIV secolo e situato nel cuore di Seoul, è la dimostrazione del dialogo tra il patrimonio del brand e l’influenza coreana, e di come la moda multiculturale trovi espressione nella vita quotidiana della città.

Modelli che rispecchiano quella eredità creativa centenaria fatta da artigiani di origine diversa, ognuno dei quali ha interpretato secondo i codici di Gucci, ma attraverso la propria visione individuale e culturale.

Sullo sfondo futuristico della capitale sudcoreana, con il ritmo di una colonna sonora che comprendeva brani del compositore Jung Jae-il ha sfilato un guardaroba urbano globale, fatto da silhouette che evocano i capi Gucci di fine anni ’90, ma ibridate nella palette di tonalità tipiche di secondo decennio.

Ogni capo e ogni look, del resto, sono espressione di un processo di ibridazione: dallo streetwear di matrice borghese raffigurato da tailleur giacca e gonna in tessuto bouclé, con la camicetta in seta e il kitten heel, all’abbigliamento sportivo ispirato alla quotidianità di Seoul, tradotto per esempio nelle mute da sub indossate dagli appassionati di jet-ski e windsurf, che frequentano il fiume Han.

Lo studio sulla destrutturazione lo si può notare anche dalle maniche rimuovibili che diventano accessori, così come le cerniere che permettono ai pantaloni di espandersi, mentre il bomber si trasforma in una gonna da sera e la giacca da motociclista si allunga, per diventare un soprabito.

Il nastro iconico Gucci Web diventa ancora più grande, per allinearsi allo stile degli abiti tradizionali coreani, dove i nastri e i fiocchi sono codici onnipresenti su una varietà di capi di un guardaroba borghese. I motivi biomorfici dell’artista sudcoreana Ram Han arricchiscono ancora di più la collezione, in nome dell'aggregazione tra passato e futuro.

Gli accessori diventano ancora più espressivi: dalle Gucci Horsebit Chain in pelle, che appaiono deformate o ridotte, alle borse minimaliste di archivio, reinterpretate con motivi ornamentali e richiami alle attività acquatiche. La Sneaker Ace assume una forma arrotondata, con lacci en pendant e, ancora, il nastro Gucci Web.

a.c.
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