Nato dieci anni fa in un atelier nel cuore di Milano, il marchio di borse e scarpe Salar, di scena alla recente edizione di White Milano, è frutto delle passioni e dell’estro creativo dei designer Salar Bicheranloo e Francesca Monaco, già noti nel mondo della moda per il loro stile inconfondibile, declinato in accessori concepiti come veri e propri oggetti di design, contesi da celebrities e it-girl come Olivia Palermo, Emily Ratajkowski e Kristina Bazan.
Messicano lui e pugliese lei, Salar e Francesca utilizzano materiali non sempre tipici della lavorazione della pelle e puntano sul made in Italy, «anzi made in Milan», precisano. Un approccio grazie al quale hanno raggiunto in poco tempo dei traguardi importanti, come quello di vendere le proprie collezioni in una cinquantina di negozi multimarca in tutto il mondo: da David Jones in Australia a Ounass a Dubai, da Bloomingdale’s in Kuwait a It a Hong Kong, fino a Rinascente in Italia.
Prima che esplodesse il Covid, i due stilisti e imprenditori erano in procinto di aprire due monomarca in Cina, progetto che si sono visti costretti a mettere in pausa. «Il mercato principale è comunque per noi proprio la Repubblica Popolare - sottolineano - e infatti a Shanghai è già attivo dal 2018 un nostro monomarca».
Le vendite online sono state avviate nel 2014, accompagnate da un product placement internazionale significativo, in un tempo in cui erano pochi i marchi che adottavano questa strategia. «All'inizio - raccontano Salar e Francesca - ci siamo appoggiati a piattaforme che davano la possibilità di customizzare il sito, ma con il passare degli anni abbiamo creato un vero e proprio e-commerce. Cerchiamo di garantire ai clienti un ottimo servizio, assicurando una spedizione in due giorni in quasi tutto il mondo. Sicuramente la nostra strategia commerciale prevede un potenziamento, visto che crediamo sempre più nelle opportunità offerte dal B2C».
Per celebrare l'anniversario di questo progetto internazionale, sono stati proposti in chiave rivisitata gli iconici modelli Mimi, Gaia, Kio e Fran, utilizzando materiali quali pelli e metallerie già presenti in azienda.
Una scelta dettata dalla volontà di ridurre gli sprechi in un periodo segnato da profondi cambiamenti globali, testimonianza della capacità di Salar di essere costantemente attento alle tematiche sociali.
In cantiere c'è un progetto «che non possiamo ancora svelare, ma che parte dall'idea di ampliare la categoria merceologica, dopo aver già esteso il pacchetto brand della nostra società».