Fino al 18 ottobre

Anche l'arte riemerge dal lockdown: a Locarno le provocazioni di Gilbert&George

Art for All è lo slogan che sintetizza al meglio la logica che sottende l'arte, quando produce un forte impatto comunicativo ed è volta al superamento delle tradizionali barriere tra genio e vita e ad analizzare in profondità la condizione umana. 

Gilbert&George, duo di artisti contemporanei uniti nella vita e nella professione, sono convinti che le loro vite e la loro arte siano indissolubili, mescolando performance, scultura e grafica pop in un unicum accessibile a tutti.

Una sorta di Robert Rauschenberg e John Cage, protagonisti di una mostra non più virtuale, come ci aveva abituati il lockdown, ma reale

Gilbert&George.The Locarno Exhibition, a cura degli stessi autori e di Rudy Chiappini, è infatti aperta fino al 18 ottobre a Museo Casa Rusca della città svizzera. 60 tele imponenti e dirompenti, divise in cinque gruppi, passano in rassegna le opere realizzate tra il 2008 e il 2016, tra cui Beard Pictures, dove Gilbert&George sono raffigurati con il volto e il corpo di un rosso vivo, gli occhi ombreggiati e imperscrutabili, circondati da recinzioni di filo spinato, spesso dinnanzi a uno sfondo nero che evoca il vuoto

Senza contare la collezione  di "strilli" giornalistici con le London Pictures, che riportano annunci di violenza, passione, squallore e avidità accostandolo al ritratto di Sua Maestàla Regina Elisabetta II, tratta da una moneta.

Ogni tela è pura tensione è definisce l'uomo come semplice voyeur della propria solitudine e del mondo. Le tele di Gilbert&George riflettono con cinica disperazione il destino umano, trasformando ogni sala in un grande affresco dalle violente cromie e dando vita ad un'esperienza affascinante e coinvolgente.
a.c.
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