La camelia, fiore preferito da Gabrielle Chanel comparso per la prima volta in un abito del marchio nel 1923, è stata il filo conduttore della sfilata di Chanel a partire dalla scenografia, che l’ha riprodotta in versione gigante.
Nei modelli camelie a profusione: ricamate, stampate o intarsiate, si ritrovano un po’ ovunque, dal trench doppiopetto allo scollo del coat in vernice e ai boxer in pizzo nero sovrapposti a collant bianchi lavorati, fino a profilare le tasche del minidress con sottili spalline, ad arricchire con candide applicazioni in rilievo giacche e tailleur e a personalizzare gli accessori, dalla micro-borsa alle scarpe.
Un altro rimando alla fondatrice sono i pantaloni alla zuava, con i quali era stata ritratta in una foto d’epoca e che vengono riveduti nei dettagli e nelle vestibilità.
Tanto nero e bianco nella palette cromatica, con tocchi di colore (in particolare il rosa) soprattutto nella serie di capi che, sempre riprendendo il tema della camelia, uniscono una vena folk all’allure tipica del marchio.
A cura della redazione