fra sartorialità e grunge

Givenchy: sfila il potere delle donne

Ancora una volta, Matthew M. Williams ha aperto lo show parigino di Givenchy con una serie di look sartoriali dalla linea pulita, un’accurata modellistica da haute couture e dettagli rilevanti, come le pieghe a cannoncino sul retro o le pieghe abbottonate rivolte verso l’interno, che correvano lungo ciascuno lato delle giacche e dei cappotti.

Questi dettagli tailoring creativi scomparivano o meglio sfumavano durante la sfilata, a favore di mini giacche doppiopetto dalle spalle morbide bordate da strascichi di organza, che si contrapponevano a quelle di connotazione street, in pelle nera e viola, paradigmi dell’estetica di Williams 2.0 che avevamo visto all’inizio del percorso intrapreso dal designer per la maison.

A stravolgere il filo conduttore dello show sono stati altri modelli sartoriali oversize monocromatici, con grandi volumi e decustruzioni dal punto di vista modellistico, così come i look in cashmere double face esprimevano ciò che avevamo già visto nell'evento di gennaio dedicato all'uomo.

Da queste divagazioni grunge, quasi streetwear, si è passati alla sera, dove la connotazione estetica è totalmente cambiata e dove si è potuta ammirare la coesione tra sartoria e couture: dal vestito in seta verde anni ’70 con motivo floreale, che ha ispirato Williams a realizzare anche dei gioielli per abbellirlo ancora di più, all’abito sontuoso con la stampa di pesci ripresa da un disegno di archivio.

Un guardaroba che può apparire contradditorio, ma che fa riflettere anche sulla scelta binaria delle nuove generazioni, che desiderano scegliere se essere street o seduttive.

Questo Williams lo ha già capito da tempo, portando la griffe a una nuova celebrazione del vestirsi e trasformando Givenchy in un marchio appetibile alle nuove generazioni.

a.c.

PARIS WOMEN FW 23-24: GIVENCHY


 

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