Celine, come già si vociferava a inizio dicembre, sarà il grande assente alla fashion week parigina maschile, in programma dal 14 al 19 gennaio. Opterà infatti per una sfilata co-ed nella tornata di febbraio, il che suscita parecchie illazioni: pare che il menswear sia il tallone d'Achille della nuova era targata Hedi Slimane.
Confermata invece la presenza di un'altra griffe della scuderia di Lvmh, Givenchy: come già a gennaio e giugno scorsi, la direttrice creativa Clare Waight Keller dedica all'uomo uno show ad hoc, mentre al debutto, nel settembre dell'anno scorso, aveva optato per la formula co-ed.
La settimana si apre il 14 gennaio con i défilé, tra gli altri, di AM Alexandre Mattiussi e Phipps, mentre già il secondo giorno va alla ribalta Off-White, non si sa se con l'uscita finale o meno di Virgil Abloh, reduce da un periodo di detox dai riflettori della moda.
Sempre il 15 gennaio è la giornata di Hed Mayner, che si è fatto notare agli Lvmh Prize, Jw Anderson, Walter Van Beirendonck, Valentino, Undercover e Raf Simons.
Il 16 è appunto la volta di Givenchy, seguito da Issey Miyake Men, Rick Owens, Louis Vuitton, Rochas Homme (mentre la donna è alla ricerca di un direttore creativo, dopo la defezione di Alessandro Dell'Acqua), Yohji Yamamoto, Dries Van Noten e Botter.
Tra i protagonisti del 17 gennaio spiccano Junya Watanabe Men, Ann Demeulemeester, Berluti, Comme des Garçons Homme Plus, Dior Homme, Vetements e Balmain, nel pieno di una svolta dopo il passaggio di testimone al vertice da Massimo Piombini a Jean-Jacques Guével.
Loewe, Sacai, Henrik Vibskov, Jacquemus - che a sua volta abbandona il format co-ed -, White Mountaineering ed Hermès sfilano il 18 gennaio, mentre l'ultima parola spetta il 19 a Lanvin, Craig Green transfuga da Londra, Dunhill, Paul Smith che celebra i 50 anni di attività, Acne Studios, Alyx e, dalla Corea, Wooyoungmi, con uno show in cui per la prima volta presenterà una linea femminile (nella foto, un modello di Craig Green).