Uomini e donne che camminano a passo svelto, o spesso corrono, attraverso labirinti naturali e scenari urbani, emblemi di una modernità conturbante ma anche spiazzante, per raggiungere un traguardo condiviso: una cena "pieds dans l'eau", all'ombra dei grattacieli obliqui alla periferia di Milano, con a capotavola il direttore creativo
Alessandro Sartori.
Qui finalmente ci si ferma, si sorride, si brinda levando i calici colmi di bevande colorate come pozioni magiche e mangiando cibi misteriosi. Dopo tanto peregrinare ci si può abbandonare su comode sdraio, ben distanziate tra loro, per godere della luce del tramonto e diventare spettatori del proprio viaggio, proiettato su uno schermo.
Il film che presenta le novità SS 22 di
Ermenegildo Zegna XXX è un'alchimia di contrasti tra natura e città, lentezza e velocità, piante e cemento, attraverso i quali i modelli e le modelle - di ogni razza e non solo giovanissimi - passano con nonchalance, come se sapessero già che il loro vagare quasi onirico, senza soluzione di continuità, avrà una destinazione, un punto di arrivo.
Il loro guardaroba unisce raffinatezza, praticità e naturalezza. «Il mio obiettivo con Zegna è creare un vero accordo tra l'essenza della sartoria, la nostra ragion d'essere, e il ritmo del mondo contemporaneo», spiega Sartori, coniando il termine
(New)Set per definire un codice stilistico in costante migrazione tra formale e leisurewear, indoor e outdoor.
«Nello specifico - prosegue - ho combinato l'artigianato di lusso e ridefinito costruzioni che liberano l'uomo, pur mantenendo il carattere distintivo del marchio, con modelli tanto facili da indossare, quanto originali e creativi. La chiave di tutto è la funzione».
Silhouette liquide e morbide ruotano intorno a forme a kimono senza colletto, capi ibridi, lunghi spolverini, camicie oversize e una maglieria di nuova generazione.
Echi workwear si ritrovano nelle maxi coulisse e nelle tasche oversize, mentre tra i materiali spiccano le sete imbottite e lavate per i blazer, realizzati anche in nylon senza peso, le alternanze di lana, seta, canapa e twill di lino sovratinti per i lunghi parka, la lana cinzata per i cappotti estivi e l'inedito misto lana italiana
Bielmonte. Non manca la gamma di stoffe
#UseTheExisting, che continua ad accompagnare Zegna verso l'obiettivo
zero waste.
Gli accessori vanno di pari passo con la nuova esigenza di comfort: scarpe imbottite in pelle sottolissima, capienti borse da lavoro sia in pelle che in tela, tote bag, zaini ripiegabili.
Nella palette cromatica al bianco burro o panna fanno da contraltare note pallide di calcite, ammonite, corteccia, verde minerale e cipresso, fino al cemento scuro e al nero opaco, con improvvise esplosioni di azzurro skylight, utility blue, ametista e cobalto.
Il video di Zegna dà il calcio d'inizio alla fashion week maschile milanese, che dura fino al 22 giugno e vede le sfilate in presenza di
Dolce&Gabbana (domani alle 16 al Metropol),
Etro il 20 giugno e
Giorgio Armani il 21, con un doppio appuntamento in via Borgonuovo 21.
Per il resto ancora molto digitale, come per il debutto di
Glenn Martens alla direzione creativa di
Diesel il 21 giugno, ma c'è anche un buon numero di presentazioni fisiche. L'evento verrà trasmesso ancora una volta sulla piattaforma
milanofashionweek.cameramoda.it, dotata di stanze tematiche per i progetti speciali.
Nei giorni della kermesse va in scena anche il format
Wsm Fashion Reboot di
White, che stavolta sperimenta una modalità 70% virtuale e 30% fisica, con la
Fondazione Sozzani Tazzoli di Milano in via Tazzoli 3 come hub principale: qui viene presentato il progetto
Sustainable Evolution, in collaborazione con Cnmi, per sostenere i nuovi creativi.
Il programma della manifestazione prevede oltre 50 collezioni, workshop e talk, insieme a contenuti e approfondimenti sul sito di Wsm-White. Una novità è
Milano Loves Italy for Wsm, un percorso che si snoda tra importanti store multibrand.
a.b.