Pitti Uomo 96

Nuova era per Marco De Vincenzo: oltre l'uomo arriva la pre-collezione donna

Giovanni Giannoni

Tecnicamente si dovrebbe parlare di ritorno, visto che Marco De Vincenzo era già stato ospite di Pitti Uomo tre anni fa.

Ma per molti versi la partecipazione dello stilista alla kermesse fiorentina ha il sapore della novità e non solo perché oggi, 12 giugno, al Tepidarium del Roster del Giardino dell’Orticultura, è stata presentata con una sfilata la prima collezione maschile del marchio, che proprio quest’anno festeggia i prima 10 anni di storia.

L’atmosfera da gran debutto è infatti legata al recente riassetto societario dell’etichetta, con il designer siciliano sceso al 20% per fare spazio al socio Mmgp (società del gruppo Cieffe, che da anni produce l’abbigliamento Marco De Vincenzo), mentre il gruppo Lvmh mantiene il 45% del brand, che aveva acquisito nel 2014. 

«È vero, sono cambiate molte cose - esordisce il nuovo ceo Marco Panzeri - ma ciò che più conta è rimasto: questa resta la linea di uno stilista che ama sperimentare e ricercare innovazione in ogni collezione. Anzi, d’ora in poi aspettatevi da Marco pezzi ancora più straordinari rispetto al passato, ma con un time to market migliore e un price target più corretto».

A dar prova di questo balzo in avanti dal punto di vista produttivo-industriale non c'è solo il debutto del menswear a Firenze. «A livello temporale - conferma Panzeri - il lancio della linea uomo coincide con il ritorno, per noi importantissimo, della pre-collezione donna, la cui produzione era stata fermata da qualche stagione».

Un assaggio della pre-collezione è stato alla sfilata di oggi, anche se l'attenzione si è concentrata sull'uomo: un progetto a lungo studiato da Marco De Vincenzo, ma che solo con l’ingresso nella proprietà di Cieffe ha potuto vedere la luce.

«Della collezione Spring/Summer 2020 - spiega Panzeri - fanno parte un centinaio di pezzi di abbigliamento. Il posizionamento è quello di una prima linea speciale e da subito pensiamo di conquistare un trentina di clienti sul piano internazionale».

La distribuzione della collezione avverrà a livello diretto, così come avviene per il womenswear, che si avvale però della collaborazione di Massimo Bonini showroom (per le calzature) e di Cd Network (per la distribuzione Usa). Quanto ai nuovi progetti e agli obiettivi, il neo amministratore delegato non si sbilancia.

«Ho appena terminato un giro dei nostri clienti chiave e sono tutti soddisfatti. I budget sono in linea con aspettativa. L’Asia funziona bene e anche l’Europa - sottolinea Panzeri -. Dopo Pitti ci aspetta la sfilata donna a Milano e parallelamente lavoriamo all’e-commerce, che svilupperemo internamente, e al rafforzamento dell’offerta: dopo la pre-collezione pensiamo di introdurre altri drop. Per un brand come il nostro stringere i tempi è il segreto del successo».

an.bi.
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