Sei designer per il menswear, sei per il womenswear, scelti su 65 candidati: ieri (9 gennaio) alla Stazione Leopolda si sono sfidati i 12 finalisti dell'International Woolmark Prize. I vincitori sono Matthew Millere Bodice, rispettivamente per il menswear e womenswear, e Dyne, che si è aggiudicato il nuovo Innovation Award.
Igiovani stilisti sono stati giudicati da una giuria composta da Amber Valletta, Elizabeth Von Guttman, Emanuele Farneti, Julie Davies, Livia Firth, Liya Kebede, Miroslava Duma, Nonita Kalra, Phillip Lim, Riccardo Vannetti,Sarah Mower e Stuart McCullough, insieme ai rappresentanti della rete di retail partner del premio.
Importanti i riconoscimenti: Matthew Miller e Bodice ricevono ciascuno 200mila dollari australiani (circa 132mila euro), oltre al costante sostegno di un mentore del settore, la certificazione Woolmark per la loro collezione vincente e l'opportunità di vedere distribuite la proprie creazioni in department store e negozi top come Boutique 1, Boon The Shop, David Jones, Harvey Nichols, Hudson's Bay, Lane Crawford, Leclaireur, mytheresa.com, Ordre, Parlour X, Ssense.com, Sugar e Tata Cliq Luxury.
Quanto a Dyne, vincitore del nuovo Innovation Award - creato in collaborazione con Fashion Tech Lab per premiare il finalista dall'approccio più innovativo al fine di ridurre il proprio impatto ambientale e sociale - si porta a casa una somma pari a 100mila dollari australiani (circa 66.500 euro), oltre al supporto di promozione a livello commerciale.
«Oggi - ha commentato subito dopo la premiazione Stuart McCullough, managing director The Woolmark Company - abbiamo visto i migliori designer emergenti del mondo presentare una vera celebrazione della moda e della sua innovazione, puntando i riflettori sulla lana Merino australiana».