Set-up di Hwang Dong- Hyuk, regista di Squid Game
Nicolas Ghesquière, direttore creativo di Louis Vuitton donna, ha scelto Jamsugyo, il percorso pedonale sotto il ponte Banpo dove ogni mattina i pendolari attraversano la sponda Nord e Sud di Seoul, come palcoscenico per la Pre-fall 2023.
Una location diversa dai luoghi più ovvi e dai sontuosi giardini della metropoli: un passaggio sommergibile che crea un’illusione, nello scomparire sotto il fiume Han, durante il monsone estivo. Si tratta dello stesso fiume immortalato nel film horror/thriller The Host del 2006 di Bong Joon-ho con protagonista l’attrice Doona Bae, amica di Ghesquière.
Il set-up è stato affidato a Hwang Dong- Hyuk, regista di Squid Game, che ha proiettato luci ambrate, che tremolavano sull’acqua in movimento, mentre il rombo di tamburi lontani e suoni di mostri marini venivano diffusi in maniera amplificata, provocando un senso di inquietudine.
Questa atmosfera out of the darkeness è stata rotta dal ritmo ipnotico musicale (intervallato solo da Cuore Matto di Little Tony in versione coreana) e dalla splendida Hoyeon Jung, modella e attrice, che ha aperto lo show.
In questa collezione Nicolas Ghesquière ha voluto rivisitare i codici di Louis Vuitton e di quella collezione che elaborò per la prima volta quando divenne direttore creativo della maison, senza essere tentato di assecondare il gusto coreano o scivolare in rimandi orientali.
Partendo dall’allegoria perfetta della struttura architettonica del ponte, Ghesquière ha messo in scena una natura aereodinamica attraverso i top con cappuccio e i body e ha giocato con elementi sportivi, abbinati a colori semplici e forti.
Un ritorno al lusso essenziale, che parte dagli abiti in pelle gessata e trapuntata ai cappotti in pelle di agnello o nelle versioni tenui del logo LV, oppure nei micro-monogramma dei pantaloni con stampa a scacchiera o, ancora, nel crêpe-body in lana che scende fino all’ombelico, portato con una cintura a morsetto.
L’unico scintillio lo si è potuto ammirare nel finale dei loungewear, che includeva anche camicie con colletto alla coreana in twill a righe ricamate con scintillanti perline di cristallo.
a.c.